PEEK: l’alternativa irrinunciabile per overdentures e protesi implantari dalle caratteristiche eccellenti
Questo materiale relativamente recente è risultato talmente convincente che ė diventato in poco tempo un prodotto di punta delle più importanti case di produzione. Una scommessa non da poco incoraggiata dalla versatilità di questo materiale che unisce diverse caratteristiche rendendolo estremamente interessante.
La notevole resistenza unita alla leggerezza, un modulo elastico in grado di assorbire i carichi masticatori, la capacità di perfetta adesione sia alle resine acriliche che ai compositi sono le qualità che fanno del PEEK la soluzione perfetta per protesi implantari avvitate tramite basi da incollaggio tipo Toronto bridge o per strutture e sottostrutture per overdentures su impianti sostituendo in modo eccellente le leghe metalliche notevolmente più pesanti ed esteticamente difficili da mascherare.
Infatti recentemente il PEEK è disponibile anche nella colorazione rosa che lo rende invisibile all’interno della protesi e, nel caso di sottostrutture tipo barre o corone telescopiche, perfettamente mimetizzato all’interno del cavo orale contribuendo a ridurre il disagio psicologico del paziente.
Grazie a queste qualità il PEEK si presta alle soluzioni più varie: dalle protesi più economiche rivestite in resina e denti del commercio o in PMMA a quelle rivestite interamente in composito fino alle soluzioni per i pazienti più esigenti dove possono essere applicati tramite cementazione adesiva denti personalizzati in disilicato o zirconia con flange in composito rosa.
Applicazioni: Toronto Bridge, sottostrutture per overdenturs su impianti con o senza attacchi, sovrastrutture per overdentures, strutture per ponti e corone su monconi naturali o impianti da rivestire in resina o composito, rinforzi per protesi mobile.
Esperienze varie hanno confermato che il PEEK può essere brillantemente utilizzato per la costruzione di scheletrati, tuttavia il costo elevato a causa della notevole quantità di materiale di scarto e la difficile gestione della eventuale progressiva evoluzione o degenerazione della dentatura residua del paziente sono fattori che devono essere bene valutati prima di optare per questa soluzione.
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